LA MUSICA ILLEGALE è il primo singolo estratto dal nuovo attesissimo album di COSMO LA TERZA ESTATE DELL’AMORE, in uscita venerdì 21 Maggio per 42 Records in radio e su tutte le piattaforme digitali. COSMO interrompe il silenzio di questa stagione senza musica e irrompe a sorpresa nelle strade delle nostre città con il suo manifesto programmatico, artistico e politico e nuova musica, evocando le rivoluzionarie vibrazioni delle Summer of love del passato – sentimenti collettivi e viscerali, reazioni generazionali tutte da ballare.
La terza estate dell’amore è un’invocazione, più che una realtà. È una possibilità, ma anche una necessità.
Un qualcosa che deve accadere e che prima o poi succederà.
La prima Summer of Love era legata al movimento hippy di fine anni Sessanta.
La seconda al nascente movimento rave di fine anni Ottanta.
Oggi la necessità di socialità e amore collettivo si fa sempre più forte.
La pandemia e i provvedimenti per contrastarla hanno fatto a pezzi quelli che erano gli ultimi rimasugli di vita sociale, riducendola ai suoi minimi storici.
Ormai è chiaro: stiamo camminando sulle rovine di un sistema di valori che ha fallito e che deve essere spazzato via: quello dell’individualismo, della competizione, della crescita illimitata e del conflitto.
Ingiustizie, disuguaglianze, repressione e disastro ecologico sono i frutti di quel sistema.
La terza estate dell’amore è il manifesto di qualcosa che ancora non ha un nome.
Un corpo pulsante e desiderante che spruzza il suo sudore sull’etica del lavoro.
Un corpo erotico sbattuto in faccia al gelo di morte del capitalismo e della burocrazia, un ballo sulla carcassa di una società incapace di godere e di organizzarsi per essere felice. Una società che preferisce riempirsi di regole, leggi e divieti con lo scopo di individuare sempre un responsabile penale e parallelamente “mettersi in sicurezza”. Una società che mette il profitto davanti al coraggio e alla libertà e che ci vuole sempre più inoffensivi.
Andrà tutto bene, purché non arrechi disturbo alcuno.
La nuova dittatura passa attraverso questa ragionevolezza, e sta erodendo ogni piccolo spazio di autonomia.
La terza estate dell’amore è una pernacchia in faccia a chi nega l’essenzialità della festa e dello spirito di comunità. Non ce ne facciamo niente delle città cadavere, luoghi di morte dell’anima e del corpo. Le vogliamo cambiare. Vada a farsi fottere il pil, si fotta la Borsa.
Questo messaggio è dedicato a chiunque si sia visto rubare tutto il tempo migliore della propria vita, a chi crede nell’aggregazione e nello spirito di comunità, a chiunque voglia prendere questa grande macchina e sedersi accanto al pilota per farla rallentare, sostare, ripartire quando è il momento. Verso destinazioni ed esperienze altre.
Verso il futuro.
(Cosmo)
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