Una ferma critica all’inquinamento dell’aria e a un’economia che vorrebbe venderla, come fa con qualsiasi altra merce.
È questo il paradosso che Zanotti, musicista e cantautore, ci racconta con il suo singolo Oxy bar. Un brano radiofonico, ipnotico che prende ispirazione dai neonati bar dell’ossigeno – gli oxygen bar di Nuova Delhi – in cui le persone possono entrare e consumare aria pura aromatizzata alle essenze. Un cocktail di ossigeno, ma non alla portata di tutti. «Sono rimasto impressionato perché invece di pensare a come inquinare meno, cerchiamo di vendere l’aria che respiriamo. La preghiera nel fiume Yamuna pieno di schiuma tossica è un’ immagine che mi aveva profondamente colpito in quei giorni. Il ritornello rievoca il rito di quella folla colorata che fluttua in una spuma tossica alle prime luci dell’alba».
Oxy bar farà parte del suo prossimo album in piena lavorazione, prodotto da Fabrizio Chiapello. Un lavoro di 11 canzoni, con cui Zanotti raconta dell’interconnessione tra gli esseri umani e l’ambiente che li circonda.
Il videoclip, è stato girato da Mirko Avella in piena pandemia in una verdissima valle del Piemonte – la Valchiusella – dove una serie di personaggi improbabili si ritrova a consumare cocktails di ossigeno, in un oxygen bar in riva al fiume.
Gen
15
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